Nella ragione del Barigadu ‘e Susu, a 496 m. di altitudine, sorge Nughedu Santa Vittoria, è collocato in una fortunata posizione panoramica, con splendida vista verso il lago Omodeo, a farle da cornicie la ricca vegetazione che caratterizza il territoio. Il suo nome dal latino nocetum, luogo piantato a noci e Santa Vittoria, dal vicino Monte che lo sovrasta. Nughedu ha un’estensione territoriale di 2.660 ettari e vanta zone di grande interesse floro-faunistiche. Il leccio e la sughera, le tipologie arboree predominanti, ma sono presenti tutte le essenze tipiche della macchia mediterranea. I boschi, sono spesso alternati da rocce a picco che rendono il paesaggio a tratti aspro, ma di incantevole bellezza. “Nel bosco sono moltiplicati assai i daini, i cinghiali e trovansi cervi di gran corpo. I cacciatori vanno spesso grandi brigate, e di rado mancano di fortuna” (V. Angius, 1839). Ancora oggi questi luoghi sono popolati da numerose specie avi-faunistiche e diversi esemplari si possono ammirare presso il museo naturalistico, sito nella bella località di Alamoju.
Abitato sin dal neolitico, come svelano i resti di antichi insediamenti sul colle Su Casteddu. Significative testimonianze sono le domus de janas di S’Angrone e di Arzolas de Goi, alcune presentano in rilievo, motivi di corna taurine dipinte di rosso, che rievocano il culto della divinità adorata a quei tempi. In periodo medioevale appartenne al giudicato di Arborea, curàdoria del Barigadu ‘e Susu. In seguito alla caduta dei giudicati fece parte del marchesato di Oristano.
Ad abbellire il centro storico la parrocchiale del XVI° secolo, con l’interno in stile gotico-catalano e la facciata contraddistinta dal portale rinascimentale, dal rosone gotico e da merli. E’ dedicata a Dio in onore di San Giacomo Apostolo. Anche a Nughedu Santa Vittoria non mancano le tipiche costruzioni in trachite, tra cui una del 1.500 in stile aragonese. A poca distanza dall’ abitato sorge la chiesa campestre di San Basilio, risalente al seicento, anch’essa in trachite rosa, sul lato destro è affiancata da un porticato con colonne e capitelli di gusto gotico-catalano; nello spazio antistante sa corte, circondata dai muristenes.
I nughedesi sono tenacemente legati alle tradizioni, tra le più sentite e partecipate, la festa di Sant’Antonio a gennaio, il patrono San Giacomo, la cui ricorrenza è il 25 luglio e San Basilio alla fine di settembre.
Nome abitanti: nughedesi
Patrono: San Giacomo – Giorno festivo: 25 luglio