Sorradile è un Comune di circa 400 abitanti nella provincia di Oristano. Si trova nella regione storica del Barigadu e fa parte dei borghi autentici d’Italia e funge da ‘cerniera’ fra pianura e montagna nella valle del Tirso, situato sulle pendici di una collina a 350 metri sul livello del mare da cui si gode un incantevole panorama sul Lago Omodeo, in una zona ricca di vegetazione e fonti d’acqua. La presenza dell’uomo, nel suo territorio, risale a tempi antichissimi ed è testimoniata dall’importante necropoli di domus de janas di Prunittu, in località S. Nicola. Del periodo nuragico numerosi sono i nuraghi disseminati nel territorio, i più importanti quelli di Candala, Urasala, Sa Tanca, Funtana Mura, Trubavele e altri ancora, alcuni dei quali, prospiciènti il lago Omodeo, in parte sommersi. Di particolare interesse il santuario di Su Monte, con un piccolo tempietto in elevato e strutturato secondo lo schema dei templi nuragici legati al culto delle acque. Di epoca giudicale invece sembra essere la torre di Brogariu o Montesanto posta in territorio di Sorradile sulla sommità di una collina che domina tutta la vallata circostante.
Il paese conserva nel proprio centro storico la chiesa parrocchiale di S. Sebastiano, costruita nel 1642 su un impianto romanico, è un sontuoso esempio d’arte sacra dei picapedres seicenteschi, che fonde elementi romanici, gotici, rinascimentali e barocchi. Il patrono è festeggiato due volte: il 19 gennaio e a metà maggio insieme a sagra dei dolci di mandorle e Magasinos Apertos. Il 16 gennaio nel sagrato della parrocchiale si accendono i fuochi di sant’Antonio abate. In paese si erge la chiesa di san Michele arcangelo, ricostruita nel XV secolo, in campagna di due suggestivi santuari con rispettive muristenes, che risplendono di luci e colori e risuonano di canti e balli durante le novene. Nella chiesa di santa Maria Turrana, forse del 1573 (ma in origine di metà XIII secolo), si festeggia a inizio settembre con processione che accompagna la statua lignea della Vergine (con volto scuro) nel bosco di sas Iscaleddas, nove giorni di rosari e laudas e s’Issadorzu, ultima notte di festa. A San Nicola (seconda metà del XII secolo), chiesa del villaggio scomparso di Nurozo, si festeggia a metà settembre.
L’architettura dell’intero centro abitato con abitazioni eleganti e sobrie realizzate con blocchi di trachite rossa, le stesse che ritroviamo nella parrocchiale di San Sebastiano, conferisce un certo fascino all’intero borgo che si specchia sul Lago Omodeo.
Nome abitanti: sorradilesi
Patrono: San Sebastiano – Giorno festivo: 20 gennaio