Neoneli, piccolo centro di circa 670 abitanti, in provincia di Oristano, elegantemente disteso sulle più alte e verdi colline del Barigadu ‘e Susu a 555 metri. Fu abitato sin da epoca prenuragica e nuragica, lo testimoniano le domus de janas presenti nel territorio e le vestigia di due nuraghi in località Nocurreli e Olisetzo. Del periodo punico sarebbe rimasta traccia di una fortezza, nel sito di S’Iscala de sas Cadenas, mentre alcuni toponimi riferibili a villaggi scomparsi o luoghi di culto ricondurrebbero al periodo bizantino. Nel medioevo fu capoluogo della Curatoria di Parte Barigadu e residenza del delegato nominato dal giudice. Dopo la pace stipulata tra Eleonora d’arborea e Pietro d’Aragona avvenuta nel 1388, Neoneli fu infeudato dai marchesi di Oristano. Dai Cubello ai Sanjust, ereditò il titolo marchionale; i feudi inclusi nel marchesato di Neoneli furono quelli di Nughedu S. Vittoria, Sorradile, Bidonì, Ardauli ed Ula. In periodo sabaudo e fino alla metà del XIX° secolo fu sede di prefettura.
Il centro storico è abbellito dalle tipiche case in trachite, una in stile aragonese, altre con fregi, a ricordo di un antico e importante passato. Sulla sommità sorge la parrocchiale dedicata a San Pietro Apostolo, suo patrono. Una sobria costruzione in stile tardo-gotico del 1661, ma ricostruita su un precedente impianto. All’Arcangelo Gabriele è intitolata la chiesetta rurale in località dell’Angelo, fu benedetta nel 1640, ha il campanile a vela ed un porticato antistante composto da tre archi di forma ogivale.
Il suo territorio si sviluppa su 4.800 ettari, dedicati al pascolo, alla coltivazione, principalmente di vigneti, a grandi distese boschive, costituite prevalentemente da sughera, leccio, roverella. Caratterizzano il paesaggio le numerose formazioni rocciose in granito che l’erosione del vento ha modellato in forme assai singolari. Abbondanti sono le sorgenti di acque purissime come S’Alasi, Bena ‘e Cannas o Sa Perda Orrubia. “Questa è la regione della caccia e può dirsi che in poche altre contrade siano siti più pittoreschi e bellamente orridi, il cervo il daino il cinghiale vi pascolano in gran numero, e però i cacciatori vi fanno molte prede (Angius/Casalis). Ancora oggi questi luoghi sono popolati da molta sevaggina, i daini ed i cervi sono stati reintrodotti nell’Oasi di Assai per il ripopolamento. Da circa un quarantennio è attivo un cantiere di forestazione, per la tutela del patrimonio boschivo, oggi gestito dall’Agenzia Forestas. Tra i boschi sono articolate una serie di strade sterrate dove è possibile fare lunghe passeggiate a piedi o a cavallo, lunghi tratti sono percorribili con l’auto.
Nacque a Neoneli Bonaventura Licheri (1667-1733), insigne autore di lodi sacre, oggi raccolte nel volume Gaudias.
Nome abitanti: neonelesi
Patrono: San Pietro – Giorno festivo: 29 giugno